La lunga (3338 Click) |
| Titolo: La lunga | | Autore: Roberto Perrone | Titolo originario: ,,,,,, | Traduzione: | Citazione bibliografica: Milano , Garzanti Libri , collana Narratori moderni , Formato Brossura , 2007 | Link acquisto: |
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Nella redazione sportiva di un giornale, dove il capo, il perfido Angrisani, è un sadico arrivista, Giacinto Mortola è invece un giornalista anziano che ha conservato integra la sua umanità e l'equilibrio tra lavoro e vita familiare. Apparentemente privo di ambizioni, Mortola è tutt'altro che sprovveduto nella sua attività di cronista sportivo. La direzione lo lascia però in disparte. Lui accetta con serenità la propria emarginazione, come ha sempre fatto in tutta la sua vita, senza odi, rancori e macerazioni interiori. La sua attività giornalistica si svolge principalmente in redazione, a "cucinare" le notizie di agenzia. Spesso gli tocca il gravoso servizio notturno, "la lunga" appunto. Praticamente mai egli segue direttamente gli avvenimenti sportivi.
In passato, però, siamo all'incirca negli anni Settanta, essendo i colleghi quasi tutti a letto influenzati, capitò una domenica che Mortola fosse inviato dai capi a seguire la partita del Torino. Mortola obbedisce. Quel giorno il Toro vince grazie a una doppietta di un outsider, il giovane Simone Perasso, un lungagnone che, come lui, partendo dalla panchina, è diventato titolare per caso, a causa degli acciacchi di tutti gli altri attaccanti della squadra. Il ligure Perasso diventa l'uomo del giorno e Mortola, per completare il proprio servizio giornalistico, deve intervistarlo.
Raggiunto nella modesta abitazione dove vive con i genitori, l'allampanato Perasso gli si rivela tutt'altro che un divo. Privo di grandi mezzi tecnici, consapevole di essere un "eroe per caso", il giovane e schivo Perasso non ha grandi aspirazioni. Preferisce ai prestigiosi palcoscenici della serie A, palleggiare da solo nel cortile di casa e prefigura per sé una mediocre carriera agonistica in serie B o C, che gli consenta tuttavia di raggranellare abbastanza denaro per finanziare non ancora ben definiti progetti futuri. Ha un solo sogno: incontrare la cantante e attrice Carmen Villani, il cui poster campeggia sulla parete della sua camera.
I due avvertono una reciproca affinità e simpatia e, con il trascorrere degli anni, si mantengono in contatto, casualmente si incontrano. Un giorno le agenzie battono una notizia: tra le numerose vittime di un incidente stradale c'è un ex calciatore, Simone Perasso. Mortola ci confeziona un articolo, che costituirà l'occasione del suo riscatto umano e professionale.
Un romanzo, quello di Perrone, ma soprattutto un apologo, una fiaba a lieto fine. Lo scrittore sembra volerci ricordare che, anche nei nostri tempi di squali, ritmi frenetici e feroci competizioni, la bontà, l'onestà e l'amicizia possono ancora trionfare. Che la saggezza non consiste nell'adeguarsi alla legge della giungla e nel raggiungere sempre nuove posizioni, ma nel godere della vita con semplicità e purezza di cuore.
Forse, per essere un romanzo, i personaggi principali della storia che Perrone ci racconta non sono abbastanza complessi e la distinzione tra bene e male è nella narrazione troppo netta e manichea. Ma il libro possiede innegabilmente una sua seducente ed elegante grazia e la capacità di evocare con efficacia epoche, ambienti ed atmosfere, di accompagnarci per mano a conoscere la vita quotidiana, spesso più prosaica di quanto immaginiamo, di giornalisti sportivi e calciatori. Una realtà che l'autore conosce benissimo
| (fonte: http://www.interruzioni.com/lalunga.htm) |
Keywords: La lunga
Roberto Perrone
Garzanti Libri |
Recensione di: : Valentino Sossella |
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Recensione pubblicata da leggeredicalcio il 25/11/2010 Ultimo aggiornamento effettuato da leggeredicalcio il 03/02/2011 |