Scritto a quattro mani seguendo il tabellino dei mondiali e delle peggiori partite dell'Italia.
Mentre Fiorenzo Baini rievoca la cronaca sul filo dei ricordi e dei paradossi , Cosimo Argentina aggiunge racconti, a volte surreali, che vedono protagonisti differenti campioni o comprimari del nostro calcio.
Sembra quasi la trascrizione di una lunga chiaccherata tra amici che ricordano le peggiori eibizioni azzurre e scavandone nelle cause aggiungono ritratti narrativi che specificano, spiegano, fanno intuire. Un momento particolare, un avvenimento ai margini di quelli sotto i riflettori, qualche ricordo permettono di rivivivere gli avvenimenti sportivi accompagnati da una visione laterale, parziale, minima, che però è rivelatrice dell'atmosfera generale della narrazione.
Curioso è l'aver affrontato la storia del calcio azzurro dal lato buio delle sconfitte e delle figuracce.
I racconti di Argentina centrati sul fallimento, sui limiti, sugli errori dei singoli, regalano squarci che spesso sono a cavallo tra fantasia e realtà ma assolutamente aderenti alla storia collettiva rappresentata dalla cronaca di Baini.
Storie a volte strambe ma sempre attraenti focalizzano le atmosfere e gli avvenimenti che hanno girato intorno alle tante brutte partite della nostra nazionale.
Un dolente ma effervescente pessimismo accompagna con affetto le emozioni e i sentimenti riposti nella memoria di ognuno di noi.